Inghilterra segreta: le Isole Scilly
Ho voluto pubblicare un reportage uscito alcuni anni fa sulla rivista Dove.
Il reportage è stato scritto da Silvia Ugolotti nell’Aprile del 2014 ed è quanto mai attuale ora, in un momento in cui tutti cerchiamo la meta ideale per trascorrere una vacanza nel rispetto della “distanza di sicurezza”, regola alla quale per un po’ di tempo dovremmo attenerci.
Ho scelto questo luogo poco conosciuto ma facilmente raggiungibile che permette una vacanza relax ma anche la possibilità di trascorrere qualche giorno nella capitale inglese
Cinque isole al largo della Cornovaglia. Cottage, spiagge quasi tropicali, atmosfera da Conrad. E dune, fari, in puro stile british.
Muretti a secco, strade che si contano sulle dita di una mano, fari battuti dal vento e sabbia bianca. “The last place of England”, l’ultima Inghilterra: così i suoi abitanti considerano la manciata di isole al largo della Cornovaglia. Un rifugio di natura e bellezza, al loro zenit tra aprile e settembre. In primavera si assiste a un’esplosione di fiori, con clima mite e poca gente. E con prezzi vantaggiosi: si mangia con 20 euro e si dorme nei b&b a 60 euro la doppia. Le Scilly sono un centinaio, ma le isole abitate (duemila persone in tutto) sono solo cinque, a mezz’ora di traghetto le une dalle altre. La magia sta nel paesaggio, nel senso di privacy e in uno stile di vita essenziale. Si pronunciano “silly”, come sciocco, ma il lifestyle è tutt’altro che sconsiderato: ventiquattr’ore bastano per adattarsi a questo felice tran tran.
Chi ci viene, poi ci ritorna, da Jude Law a Kate Winslet, da Helen Mirren allo chef Jamie Oliver. Sono state dichiarate “Area of Outstanding Natural Beauty” nel 1975, un luogo caratterizzato da un ambiente inalterato e di una bellezza straordinaria. Da allora nulla è cambiato. Ci si muove in bici, a piedi o in golf cart. E le poche auto sono tutte parcheggiate a St Mary’s. Le Scilly sono i lembi di terra più assolati e caldi di tutto il Regno Unito, straordinari dal punto di vista naturalistico: campagna inglese, giardini subtropicali e mare dai colori (solo quelli, perché la temperatura è attorno ai 16 gradi) caraibici. Si dorme in eleganti cottage in mezzo alla natura, si mangia in ristoranti genuini, con cibo a chilometro zero, si producono vino e formaggi.
Bryher è l’isola, due chilometri per uno, con una costa varia e selvaggia, aperta a ovest all’Atlantico. All’interno, un saliscendi di colline e un’atmosfera allegra e informale. Un unico pub – il Fraggle Rock Bar Café – e qualche piccolo hotel come l’Hell Bay. Sempre all’interno della proprietà, il nuovissimo Crab Shack, dove gustare freschissimi granchi in un cottage di legno dall’atmosfera New England. L’isola è attraversata da sentieri per passeggiate in mezzo ai campi che portano a piccole baie di sabbia bianca: le più suggestive sono Badplace Hill, Hell Bay e Shipman Head. Possibili anche battute di pesca e boat safari per avvistare foche, uccelli e puffin (per info: Bryher Boat Services). Si può dormire anche al Samson Hill Cottage, un rifugio elegante ed ecosostenibile circondato dal verde. Accoglienza con una tazza di tè e scones con clotted cream, a base di burro.
Il côté posh, invece, è a Tresco , meta d’elezione della buona società della Cornovaglia. E’ l’unica isola privata dell’arcipelago: Augustus Smith, ricco banchiere, ne acquistò la proprietà dalla duchessa di Cornovaglia nel 1830. Qui c’è uno dei più rigogliosi giardini subtropicali al mondo: 20.000 specie di piante e fiori esotici, da Sudafrica, Nuova Zelanda e Sudamerica. Nel tempo libero si passeggia sulla spiaggia, si raccolgono conchiglie oppure si prendono lezioni di vela e windsurf. Per dormire, ci sono i Sea Garden Cottages: esterni in pietra e vetro, interni di ispirazione country-chic e grandi vetrate che guardano il mare. Si gusta la cucina locale al Ruin Beach Café mentre la cena è d’atmosfera al Flying Boat Restaurant. Per il pranzo si può contare su speciali sandwich alla polpa di granchio e saporiti hamburger da The New Inn, una tipica locanda inglese di campagna all’aperto.
Dal New Grimsby Quai partono i boat-bus per St Martin’s, l’isola del cuore di Jude Law. Sebbene sia piccola, St Martin’s vanta più di un indirizzo gourmand. Appena arrivati, si percepisce subito una delicata allure: in questo piccolo paradiso dalla luce bianca e dal mare azzurro, ci sono insenature e baie che non si dimenticano. Non a caso, Great Bay è stata eletta la più bella spiaggia del Regno Unito: è a nord, tranquilla e silenziosa, un posto speciale dove apprezzare i colori dell’acqua e della vegetazione intorno. Merenda con tè accompagnato da torte e meringhe alla Polreath Guest House, una casa in pietra con un grande giardino e alcune stanze per la notte. A pochi passi c’è il St Martin’s Hotel, con strepitosa terrazza e giardino sul mare.
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St Agnes è invece la più remota e forse la più affascinante tra le cinque isole. A cominciare dai locali (il Turk’s Head Pub, dallo stile nautico, o il Covean Cottage, dove si ordina il cream tea più squisito di tutte le Scilly. Una delle passeggiate caratteristiche di St Agnes porta al faro. Costruito nel 1680 è considerato il landmark dell’isola. Un altro faro costruito in mezzo al mare a sorvegliare la costa, il Bishop Rock Lighthouse, si vede dal Coastguards Café di Tristan Hick, originario di Gugh. È una piccolissima casa di pietra contemporanea all’interno, con dehors nel verde.
Il primo approdo alle Scilly (quando si arriva dalla Cornovaglia) è a St Mary’s, la più cittadina di tutte. Ricorda una piccola St Ive, con case in pietra, il castello e un bel lungomare. Qui si concentrano i più importanti servizi, dall’ospedale alla stazione di polizia fino allo stadio. La strada principale, che attraversa il centro, è un susseguirsi di locali: The Mermaid Inn, vicino al porto, è tipicamente british. Per uno stile più contemporaneo, c’è Spero’s Beach Café & Restaurant. Per lo shopping, dolci da Handmade Fudge Shop e ceramiche a mano che si ispirano alla natura nello studio di John Bordeaux. Ancora una volta, protagonista è la natura, da esplorare a piedi, con Islands Wildlife Tours, o a cavallo.
Via https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/inghilterra-segreta-isole-scilly
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